Mah. Se l’orologio è di manifattura, basta una revisione ogni paio d’anni e terrà il tempo. L’ora non sarà sempre esatta, ma con buona approssimazione si. Del resto, il tempo non è una convenzione? Le clessidre, i libri, i segnatempo insomma sono delle bellissime invenzioni meccaniche per stabilire intervalli tra un evento ed un altro. Quando sono autoreferenziali, stabiliscono l’intervallo tra un minuto e l’altro, tra una pagina e l’altra. Quando si occupano delle cose del mondo, tentano di misurare l’infinito. Lavoro improbo, ma necessario. Il perché lo lascerei spiegare, per antitesi, a quelli che si occupano di finitezze, di stabilire l’origine e la fine del mondo: che spesso, per costoro, coincide con se stessi. Ed hanno al polso, se ne hanno (sia polso, sia orologi) misuratori del tempo che pretendono esattezza: spesso al quarzo, soprattutto di marca. E non firmano le lettere anonimamente palesi.
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