Abbiamo letto di 'sto scoop del New York Times su J.T. Leroy. Embè? A noi che ce frega se J.T. è maschio o femmina? Se esiste o meno? A noi, fautori dell'importanza del testo, fondamentalisti dell'esistenza necessaria del lettore e della insignificanza dell'autore, feticisti della pagina, boicottatori dei santini sui risvolti: che ce ne strafrega? Come se dovessi leggere Palahniuk o Ellroy (o Carletto Marx) sulla base dei loro comportamenti, o convinzioni, o - insomma, davvero - sulla base della loro esistenza (ma Luther Blissett -per non parlare di Omero e dei Vangeli et al. - non ci hanno insegnato nulla sul senso dell'autorialità?).
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